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La visione animale II°

La visione animale (parte seconda)

Tra i mammiferi, la gran parte delle scimmie ha una visione del colore buona come la nostra, il senso del colore può essere stato sviluppato come un utile aiuto per analizzare oggetti piccoli nella mano e anche per trovare le ghiande mature negli alberi.
I dati che abbiamo suggeriscono che gli uccelli diurni non solo fanno
ammirare un bel piumaggio, ma anche vedono una gamma di colori molto più vasta della nostra e specialmente gli ultravioletti, però non usano questo metodo per percepire le diverse gradazioni di colore.
Guardando la parte posteriore dell' occhio di un uccello, osserviamo una piccola goccia d'olio colorata. La sua funzione è filtrare il colore
codificando la luce quando questa cade sulla retina.
Quest'organello è specialmente sensibile ai colori arancione, giallo e rosso e si crede che questo sia il motivo per cui i fiori impollinati dagli
uccelli, solitamente abbiano questi colori.
Però sia quel che sia, il modo di funzionare dei loro occhi, senz'altro li renderebbe campioni nella gamma più vasta di colori offerti in natura.
Gli uccelli vincerebbero tanti premi anche per l'abilità di arrangiarsi nelle situazioni più inverosimili. Gli occhi devono funzionare
bene nel cielo e anche quando s'immergono in picchiata sotto l'acqua senza l'aiuto degli occhiali da immersione.
Nello stesso tempo gli occhi devono dare informazioni al cervello nel momento esatto in cui entrano in acqua per chiudere le ali, un errore di calcolo ad una tale velocità potrebbe ucciderli facilmente.
Gli Alcatraz, i pellicani, tutti gli uccelli pescatori hanno il problema di come vedere sotto la superficie dell'acqua. A noi i riflessi e il luccichio dell'acqua non permettono di vedere al di sotto di essa i pesci, possiamo solo vederli con un filtro polaroid speciale.
Gli uccelli pescatori però, sembra che abbiano un'abilità naturale intrinseca per risolvere il problema, quale che sia il loro segreto, possono dare spettacolo all'ora di cena.
Noi non vediamo quasi nulla immergendoci in un mare agitato, il pellicano evidentemente non si preoccupa per nulla.
C'è anche un altro problema: un cambio totale di colori.
Le acque chiare della costa hanno un blu scuro e anche la barriera corallina si trovi dove si trovi, la vediamo nei filmati o foto, come il posto più colorato del mondo.
Siamo abituati a queste scene familiari, ben illuminate che ci scoprono tutto un mondo di colori e forme.
Però quando ci serviamo delle torce elettriche creiamo un'impressione falsa del mondo dei pesci.
E' facile che i rossi non esistano sotto; senza luci, il posto ci risulta grigio e spento in confronto con quello che vediamo nei filmati sub.
Nelle acque profonde si vedono soltanto i pesci gialli e blu.
Una semplice osservazione ci dimostrerà come a questa profondità la luce rossa filtra fino a scomparire.
Allontanandosi dalla superficie illuminata dal sole, le onde luminose del rosso sono assorbite dall'acqua blu. A venti metri anche il giallo e il blu continuano ad essere visibili, la muta rossa di un sub diventa grigia.
Soltanto accendendo una torcia a poca distanza torna ad essere visibile il rosso.
Nello stesso modo si comportano i pigmenti rossi dei coralli e delle spugne visibili soltanto alla luce di una torcia.
Certamente i pesci che vivono a 10 metri di profondità non presentano nessun recettore del rosso nei loro occhi; d'altra parte esistono anche dei pesci rossi, almeno sotto la luce artificiale, nel mare il rosso è un colore perfetto per camuffarsi.
Questo succede con l'acqua del mare, però l'acqua dolce si comporta in un modo molto diverso.
Sia nei tranquilli fiumi dell'Europa che nel poderoso fiume dell'Amazzonia la materia vegetale si scompone donando un colore verde o marrone all'acqua.
Qui si assorbe meno il rosso che il blu, e la maggioranza dei pesci d'acqua dolce possiede occhi che vedono il rosso facilmente; tale colore viene utilizzato frequentemente per indicare il momento della fecondazione o la supremazia del maschio.
Anche se ci sono dei pesci che possono avere una percezione del colore diversa dalla nostra, i loro occhi hanno la stessa struttura di base, però nel regno animale ci sono occhi di un tipo completamente diverso che adoperano non una ma mille unità per mettere a fuoco: sono gli occhi composti che troviamo nei granchi e altri crostacei.
Qui gli occhi sono messi agli estremi delle lunghe antenne.
Il granchio li ha anche fuori dal corpo e avvicinandosi osserviamo mille faccette quadrate che dirigono la luce alla parte posteriore dell'occhio.
Prima si pensava che ogni faccetta vedesse un'immagine completa, però adesso sappiamo che il campo di visione è diviso, in questo caso formando un mosaico di quadratini, come in immagine.
Gli occhi di tutte le aragoste e dei granchi sono divisi in piccoli quadrati, sono capaci di assorbire la luce quando la luminosità è scarsa, però non possono vedere con tanti dettagli, risaltano invece nella percezione del più lieve movimento.
I quadrati che si muovono mostrano che c'è qualche cosa di vivo, però è difficile verificare che cosa.
La visone umana ordinaria ci rivela che si tratta di un granchio comune che muove l'antenna. (gli occhi composti dei granchi sono formati da sezioni dalla forma esagonale e non quadrata).
I globi oculari sono situati nella punta delle lunghe antenne in modo da percepire al meglio il segnale dei possibili rivali. Hanno anche una pinza più grande delle altre che muovono periodicamente come un segno che indica la posizione di un nascondiglio sotto il fango e di una zona vicina dove cibarsi.
Questo segnale deve essere evidente perché vedendo così male da
lontano il possibile rivale, non si accorgerebbe di lui se il movimento non fosse grande.
Oltre ai crostacei il gruppo più conosciuto d'animali con gli occhi
composti è quello degli insetti, che presentano una straordinaria varietà di strutture. Sembra che il principale vantaggio degli occhi composti sia quello di scoprire automaticamente il minor movimento.
Tutti sappiamo quanto sia difficile cacciare una mosca, possiamo immaginare quanto devono essere lenti i ragni che si nutrono di esse.
Sembra che siano le libellule gli insetti dotati degli occhi migliori; per cominciare sono grandi, se fossero più pesanti sarebbe impossibile volare con precisione.
Ogni occhio della libellula contiene ventimila faccette diverse, una
quantità enorme che probabilmente procura una visione di tipo a puzzle, abbastanza dettagliata anche secondo i nostri criteri che sono esigenti.
Senz'altro alle libellule bastano per cacciare gli insetti, per nutrirsi, mentre sorvolano l'acqua velocemente.
Ma se gli occhi composti hanno delle deficienze quando si tratta di analizzare rapidamente e vedere a distanza, presentano delle sorprese per quello che concerne la percezione dei colori.
I fiori hanno sviluppato colori che attirano gran quantità d'insetti alla
ricerca di nettare e polline.
In cambio del cibo che offrono, le piante vengono impollinate.
Però com'è questo mondo di colorì visto attraverso gli occhi di un'ape?
Per cominciare l'immagine sarà sfuocata e senza dettagli. Questo spiega perché i fiori devono avere colori lucidi, anche le ricerche hanno dimostrato che l'ape non è in grado di distinguere i colori rossi di un cespuglio colorato, che noi invece, siamo in grado di vedere, però possiede la capacità visiva per i raggi ultravioletti, che per noi sono completamente invisibili.
Oltre alle api anche le farfalle e altri insetti vedono gli ultravioletti che non esistono in queste immagini normali.
Sono le farfalle appariscenti, quelle che attirano la nostra attenzione, mentre altre specie, incluse quelle delle selve tropicali, in confronto a noi risultano opache.
Una farfalla normale di colore marrone scuro con punti bianchi,
presenta un' aspetto completamente diverso; la differenza principale è la forma dei punti bianchi, che riflettono vivamente i raggi ultravioletti, presentando un blu lucido in contrasto con le ali scure e il fogliame un po' più chiaro.
Per una farfalla è una combinazione di colori che attira molto di più l'attenzione che il bianco e il marrone.
Un' altra specie possiede delle ali pieghevoli con un disegno a riflessi marroni nel rovescio, che emettono, quando si aprono, un segnale ultravioletto molto appariscente.
Si potrebbe pensare che tutti i fiori nel loro desiderio di attirare le farfalle ed altri insetti, presentino colori e disegni ultravioletti di grande effetto, però non sempre è così; nelle zone sabbiose o secche le piante hanno frequentemente il taglio delle foglie di un colore bianco e i fiori di colori pallidi.
Come fanno per attirare gli insetti che volano?
Il fogliame della pianta e il terreno sabbioso nello sfondo con una forte colorazione ultravioletta, mentre le teste dei fiori assorbono gli ultravioletti e risultano gialli, un contrasto molto più potente per attirare gli insetti.
Ci sono molti esempi per quest'inaspettato effetto d'inversione del colore, anche se è lecito affermare che tanti fiori si sono evoluti, fino a mostrare tutta la gamma di colori visibili per gli insetti ultravioletti inclusi.
Un giardino contiene fiori di tutto il mondo messi insieme per il piacere dei nostri occhi.
Fiori che lanciano messaggi specifici per i visitatori del mondo degli insetti.
Prendiamo la primula per esempio, un bellissimo fiore totalmente giallo, che per gli insetti ha dei petali di un lucido ultravioletto che contrasta con il colore del pistillo portatore del polline.
Abbastanza comune è che diverse parti del fiore emettono ultravioletti, la Potentilla ha sepali verdi che per gli insetti luccicano con un ultravioletto molto vivace che contrasta con i petali, un indicatore del luogo dove si trova il polline.
Un tappeto erboso d'Asfobelos sembra completamente bianco.
Qui soltanto la parte davanti del petalo riflette ultravioletti per mostrare
all'insetto dove posarsi.
Per noi trovare dei fiori selvatici è un gran piacere però per gli insetti che si nutrono di loro é una necessità vitale, nella loro ricerca li aiuta la loro sensibilità agli ultravioletti e il cambio strano dei colori.
Questo vuol dire che i fiori molto comuni per noi, come il Ranuncolo giallo comune, devono mostrare dei colori sorprendenti per un insetto.
Le pallide calendule presentano il contrasto tra le foglie ultraviolette e i pistilli centrali.
Non potendo sapere con totale certezza come interpreta il cervello le immagini, neanche le telecamere sofisticate, neanche le numerose
ricerche non ci diranno mai esattamente cosa vedono gli animali.
Quello che sappiamo è che attraverso gli occhi, gli animali ricevono le informazioni necessarie per crescere e sopravvivere.
(Vignoli Dott. Francesco - Veterinario in Castelfranco E. -)


Presso l'autore è possibile visionare il documentario completo sulla visione animale (durata 40 minuti circa) tradotto in italiano, digitalizzato e reso leggibile facilmente su traccia cd-rom, quindi anche su un comune computer provvisto di scheda audio e video come dotazione standard.
Se interessati, prendere accordi utilizzando l'indirizzo di posta elettronica
iriwind@inwind.it oppure telefonare presso lo studio 059-920162.

 
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